I suoi viaggi hanno contribuito a farlo crescere nel panorama culinario internazionale, ma Fabio non ha mai dimenticato le sue umili origini e il legame con chi gli ha trasmesso la passione per la cucina. Oggi, può vantare numerosi premi e riconoscimenti da parte della critica e delle più autorevoli testate giornalistiche, tra cui l’ inclusione nei “50 Top Pizza” come uno dei migliori 100 pizzaioli d’ Italia. 
Fabio conserva sempre un profondo rispetto per il passato e uno sguardo attento al futuro. La sua storia è in continua evoluzione, e il meglio deve ancora venire.

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Fabio, il maestro

Fabio, il maestro

Fabio che, a soli 13 anni, cominciò a fare i suoi primi passi all’ interno del ristorante, inizialmente come cameriere, seguendo la tradizione familiare. Tuttavia, a 16 anni, sotto la guida di suo padre Enrico, si appassionò alla cucina, mettendo le mani in pasta dietro al banco e al forno. Ma la sua ambizione non conosceva limiti, e suo padre, riconoscendo il suo talento, lo incoraggiò a esplorare nuovi orizzonti.

Inizialmente, Fabio lavorò con dedizione presso il rinomato “Carminuccio a Mariconda”. Ma il suo spirito avventuroso lo spinse a fare un passo ulteriore: a 17 anni, intraprese la sua prima esperienza lavorativa fuori dalla sua regione, in Abruzzo, per una stagione estiva. Da lì, comprese che viaggiando e scoprendo nuove realtà, avrebbe potuto crescere e arricchire il suo bagaglio di conoscenze.

Oggi, Fabio vanta una vasta esperienza accumulata in Italia e all’ estero, includendo tappe in Inghilterra, Stati Uniti, Germania, Repubblica Ceca, Giappone, Svezia, Austria e Sud Africa. Dopo aver viaggiato per mezzo globo, Fabio ha finalmente realizzato che è giunto il momento di ritornare alle sue radici e di onorare la storia della sua famiglia. Nel 2016, è tornato nella sua amata patria e ha collaborato a un ambizioso
progetto ma la sua sete di sfide e la sua passione lo hanno portato a intraprendere un cammino indipendente, dando vita a “Don Antonio 1970 Contemporary Pizzaria”. Un locale elegante, moderno che incarna l’ armonioso connubio tra tradizione e innovazione, un omaggio affettuoso al suo nonno.